Ti stai chiedendo cosa sia una famiglia di api? Bene andiamo a vedere di cosa si tratta.
Devi sapere che una famiglia di api è costituita da un’unica regina, da molte operaie (femmine sterili a causa dell’inibizione di un feromone sprigionato dalla regina), da fuchi (maschi) e dalla covata (le uova che deposita la regina per riprodursi).
Un alveare è composto da un’unica famiglia che viene in gergo detta anche colonia.
Se vogliamo andare a vedere qualche dettaglio in più ogni famiglia è composta di un’ape regina, di migliaia da 10.000 a 60.000 api operaie, da alcune decine di fuchi api maschio.
CENNI STORICI SULLE FAMIGLIE DI API
Per farti capire l’importanza che hanno le famiglia di api per la loro stessa sopravvivenza ti basti pensare che l’apicoltura è stata inventata per l’allevamento dell’ape domestica, dal latino apis mellifera, o per le zone asiatiche dell’ape indica (apis cerana).
Questo insetto per molti è considerato un esserino voltante fastidioso da cui star bene in guardia altrimenti il suo pungiglione può farti male e provocare infezioni o escoriazioni cutanee molto gravi.
In verità le api esistono da circa 4 milioni di anni. Nuovi studi hanno portato alla luce dei reperti fossili che hanno visto queste api possedere lo stesso aspetto che si presentano in natura.
Quindi tecnicamente stiamo parlando di un dinosauro. Allo stesso modo dei coccodrilli, altra e unica specie di animale che non ha subito mutazioni dall’era preistorica fino ai giorni d’oggi.
Ma ritornando alle nostre famiglie di api, volevamo farti capire quanto sia importante il ruolo delle api con questo aneddoto preistorico.
La loro longevità è data proprio dalla loro capacità di fare gruppo e di avere una gerarchia ben definita e severa dei proprio ruoli per poter portare avanti la specie.
Formando una famiglia di api, e quindi una colonia, all’interno di un alveare e riproducendosi in maniera naturale nei mesi che vanno da aprile a giugno.
In questo periodo è possibile la sciamatura naturale e successivamente a questa con la formazione di nuove famiglie di api, addirittura ci si può cimentare nella realizzazione di una sciamatura secondaria, ad opera di un apicoltore esperto, che possiede le caratteristiche per creare un nuovo nucleo all’interno della famiglia di api e spostarlo in una nuova colonia.
La nuova colonia dovrà essere ben distante da quella originale per evitare che le api tornino indietro causando lo spopolamento della famiglia di api appena creata in una nuova location.
ADATTABILITÀ DELLE FAMIGLIE DI API A TUTTI GLI AMBIENTI
La cosa più sorprendente delle famiglie di api è la loro spaventosa adattabilità ad ogni condizione ambientale. È uno dei pochi esseri viventi a potersi ambientare a una varietà pressoché infinita di microclimi.
Tuttavia bisogna ammettere che la loro prosperità è data da fattori ben definiti che non tutti gli ambienti hanno.
Dunque ricapitolando le famiglie di api possono sopravvivere praticamente ovunque ma per riprodursi con costanza bisogna avere delle condizioni particolari.
Queste condizioni possono anche essere supportate dall’uomo. Anzi è prassi comune, come già detto in precedenza, che gli apicoltori approfittino di particolari momenti di stallo delle famiglie di api per provare a fare una o più sciamature secondarie e quindi tentando di raddoppiare o triplicare la riproduzione di api.
Tale processo però deve essere ben curato e assistito. L’inverno rigido è un punto debole per le api che utilizzano la buona stagione per fare provviste per l’inverno.
Se si procede alla sciamatura secondaria senza un adeguato supporto e controllo da parte dell’apicoltore si sarà generato un duplice danno: non solo avremo fallito nel tentativo di generare una nuova famiglia di api ma avremo anche indebolito lo sciame principale che si era adeguatamente preparato all’inverno per proprio conto così come sono abituate a fare da 4 milioni di anni.
SOPRAVVIVENZA DELLE FAMIGLIE DI API
Come può sopravvivere nei secoli una famiglia di api? Molto semplice. Ogni famiglia di api ha un meccanismo rodato e insito nel proprio istinto. Ci sono gerarchie e procedure da rispettare all’interno degli alveari per far sì che le famiglie di api crescano e vivano in totale autonomia per lungo tempo.
Partiamo dalla base della riproduzione in ogni famiglia di api che si rispetti:
Ovviamente saprai già che è la regina a deporre le uova fecondate in una cella.
Non bisogna attendere molto per aspettare la nascita di una nuova ape. Appena tre giorni e le uova si schiudono.
A questo punto la larva appena nata viene alleva e nutrita con pappa reale che viene prodotto dalle api operaie attraverso delle ghiandole che hanno nella faringe.
La loro alimentazione cambia successivamente con polline e miele.
Nell’arco di 10 giorni la larva cresce a sufficienza e le api operaie provvedono a chiudere la cella da cui è uscita la larva che ormai può essere considerata una giovane ape pronta a far parte della loro famiglia.
COMPONENTI DELLE FAMIGLIE DELLE API
Durante i documentari si parla quasi esclusivamente dell’ape regina e del suo ruolo predominante all’interno della famiglia delle api. Eppure ci sono altri ruoli non da meno che vorremmo elencarti qui di seguito. Sei pronto? Bene, andiamo a vedere qualche componente delle famose famiglie di api:
Ovviamente non possiamo non parlare in prima battuta delle api operaie. Le api operaie hanno dei molteplici ruoli all’interno della famiglia di api. Per dieci giorni è come si dice in gergo nutrice. Cioè provvede alla nutrizione delle larve come detto poco fa.
Compie questo ruolo da quando le uova si schiudono. Secernono pappa reale come ti abbiamo già spiegato prima e poi provvedono a fornire le piccole larve di polline e miele.
Il secondo ruolo che ha l’ape operaia all’interno della famiglia di api è quello di costruttrice.
In questo periodo, postumo alla nutrizione delle larve, l’ape operaia provvede a lavori di riqualificazione dell’alveare ampliando i favi che sono presenti al suo interno.
Oltre a questo compie anche il prezioso compito di trasformare il nettare in miele fonte primaria di alimentazione per le famiglie di api e per la creazione di cera per la costruzione e il mantenimento del proprio alveare.
Compie anche un’altra funzione molto importante. Sbatte le ali da ferma senza sosta. Come mai? È semplice. Le migliaia di api operaie insieme sbattendo le ali senza sosta contribuiscono alla regolazione termica del proprio habitat. In poche parole fungono da ventilatori.
Credi che sia finita qui? No. L’ape operaia all’interno della famiglia di api svolge un altro ruolo fondamentale quello di bottinatrice.
Non è una parolaccia, è il gergo proprio per definire l’ape operaia successivamente alla fase di costruttrice.
Abbandona l’alveare fino ad un massimo di 2 chilometri di raggio per trovare e riportare in alveare nettare, melata, polline, acqua e qualsiasi altro tipo di scorta alimentare che sia idonea al sostentamento di tutte le api per l’inverno.
Studi scientifici hanno dimostrato che l’ape operaia completa in questo modo il ciclo della propria vita: generalmente, muore per sfinimento al suo ultimo giro di ricognizione per trovare le scorte.
OLTRE LE API OPERAIE
Altre api di cui possiamo parlare sono i fuchi.
Sono le api di sesso maschile. Sono nate da uova non fecondate. Si presentano all’aspetto più grandi delle operaie ma a differenza di queste ultime non hanno il pungiglione.
I fuchi non hanno alcuna utilità di tipo sociale all’interno dell’alveare se non quello di fecondare le giovani api regine. Fatto quello il loro ruolo è così limitante che addirittura devono essere imboccate dalle api operaie per mangiare a causa della loro lingua troppo corta.
Addirittura in alcuni casi non vengono nutriti per niente e scacciati dall’alveare oppure vengono fatti morire di sfinimento dopo la fecondazione.
CONCLUSIONI SULLE FAMIGLIE DI API
Abbiamo visto alcuni tipi di api e soprattutto abbiamo capito che le famiglie di api, o altresì dette colonie, sono l’unico modo per le api per sostentarsi. Senza la loro gerarchia e società predefinita e femminista non potrebbero sopravvivere.
Abbiamo visto che le api operaie hanno un ruolo di rilievo e che invece i maschi, i fuchi, hanno un ruolo così marginale da essere addirittura lasciati a morire di fame o di freddo fuori dall’alveare.
La natura delle famiglie di api è così strana ma allo stesso tempo contempla una logica sociale che gli da ragione da oltre 4 milioni di anni. Nel corso dei secoli non ha mai subito una mutazione e si è adeguata ad ogni tipo di clima.
Noi apicoltori coltiviamo queste api da anni con passione e dedizione. Come puoi vedere quando osservi la natura e hai la fortuna di poterci lavorare per guadagnarti da vivere, la gratificazione che si ha è doppia.
Speriamo di averti trasmesso un po’ della nostra passione per questi insetti meravigliosi.