Gli effetti della siccità sulle api e sull’apicoltura

Le alte temperature e la scarsità di acqua mettono a dura prova gli alveari durante l’estate

Il forte caldo e la siccità sono sempre stati grandi nemici delle api. Negli ultimi anni le api hanno dovuto affrontare grandi difficoltà tra cui l’inquinamento e l’arrivo di nuovi predatori.

I ricercatori hanno scoperto che negli ultimi anni il numero di api è diminuito notevolmente nel mondo e che questa tendenza sta continuando a crescere. Sicuramente le alte temperature di questa estate unite a lunghi periodi di siccità, non stanno migliorando la situazione.

In estate gli alveari diventano bollenti, le api fanno fatica a raffrescare la loro casa e gli apicoltori devono intervenire molto più frequentemente. La siccità ha determinato una netta diminuzione delle fonti nettarifere.

La mancanza d’acqua ha inciso sullo sviluppo di molte piante da cui le api si alimentano. Le api sono animali che risentono molto della crisi ambientale. Il loro indebolimento causa danni irreversibili e le rende più vulnerabili ad essere infettate da agenti patogeni e parassiti.

Non dimentichiamo che le api sono gli insetti impollinatori per eccellenza e che svolgono un lavoro importantissimo per il nostro pianeta. Senza il lavoro delle api, molto del cibo che oggi abbiamo a disposizione, scomparirebbe.

E se non ci fossero gli apicoltori?

Gli apicoltori oggi svolgono un ruolo importantissimo. Anche se le colonie sono indebolite o in difficoltà, gli apicoltori cercano di fornire loro tutto ciò di cui hanno bisogno mettendo a disposizione cibo e acqua il più possibile.

Ovviamente quando le api vengono nutrite dagli apicoltori (attraverso sostanze zuccherine), le operaie non prelevano direttamente il nettare da piante e fiori e la produzione di miele diminuisce. La scarsa disponibilità di fiori e specie vegetali “amiche delle api” ha fatti calare inevitabilmente la produzione di miele che oggi viene considerato ancor di più un prodotto pregiato.

Il ruolo degli apicoltori, oggi è importante più che mai al fine di tutelare una specie importantissima per il nostro Pianeta e per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi.

Se gli apicoltori non ci fossero, le api sarebbero ancora più in difficoltà. Oggi gli allevatori riescono ad agevolare molto la sopravvivenza delle api domestiche. Le api selvatiche invece si trovano a dover sopravvivere da sole e non sempre riescono a far fronte alle difficoltà e agli squilibri climatici.

La situazione delle api selvatiche

C’è da dire che non tutte le api reagiscono al caldo allo stesso modo. Alcune specie sono più sensibili di altre e per questo gli studiosi stanno cercando il più possibile di monitorare gli alveari, soprattutto quelli allo stato selvatico. Le api che si trovano libere in natura riscontrano maggiori difficoltà nel sopravvivere.

Come fanno le api a sopravvivere al caldo?

Le api vivono in un ambiente molto ristretto considerando che in ogni alveare vivono decine di migliaia di individui. Durante il caldo estivo è importantissimo che gli sciami riescano a mantenere una temperatura fresca. Ma come fanno le api a raffrescare l’alveare?

Per fare questo le api hanno bisogno d’acqua. Una parte delle api operaie si reca all’esterno in cerca d’acqua e trasporta piccole gocce alla volta. Le api poi dispongono l’acqua raccolta sui lati delle celle, creando un vero e proprio strato d’acqua. Dopo aver steso l’acqua in modo uniforme sulle celle, le api attuano il processo di ventilazione attraverso il movimento sincronizzato delle ali.

La ventilazione permette all’acqua di evaporare e disperdersi creando dei flussi di aria più fresca. L’acqua è importante per le api così come per noi esseri umani. Periodi di siccità possono mettere in difficoltà le api che non riescono a trovare un modo per raffrescarsi.

Come aiutare le api in estate

Le api si trovano a combattere contro la carenza di fonti nettarifere oltre al caldo e all’assenza d’acqua. In questo periodo molte api sono denutrite e indebolite.

Quello che gli apicoltori possono fare per aiutare le api in estate, è mettere a disposizione fonti idriche da cui le api possano prelevare l’acqua. Gli apicoltori di solito inseriscono nei pressi degli alveari degli abbeveratoi per le api o comunque dei contenitori che possano offrire tutta l’acqua di cui gli sciami hanno bisogno.

Oltre a questo è importantissimo spostare le arnie e posizionare l’apiario in zone più ombreggiate. L’ideale sarebbe trovare un luogo situato vicino a specie caducifoglie in grado di fornire ombra a sufficienza.

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