Per spostarsi e memorizzare la distanza che hanno percorso, le api sfruttano al meglio alcuni loro istinti di orientamento davvero sorprendenti. Per muoversi e capire verso quale direzione si stanno spostando, le api utilizzano uno dei metodi più diffusi nell’antichità ovvero l’osservazione del sole.
Semplicemente identificando la posizione del sole e la provenienza dei raggi, le api sono in grado di capire come e quando spostarsi utilizzando questo strumento al meglio. L’elemento che più ci lascia sbalorditi poi, è che le api sono in grado di comunicare tra di loro indicando al resto dello sciame la posizione della fonte di cibo. Scopriamo di più sulla comunicazione e sull’orientamento nel mondo delle api.
Come si orienta un'ape
Un’ape può facilmente orientarsi grazie alla luce polarizzata del sole. Noi esseri umani non siamo in grado di vedere questo tipo di luce e in caso di cielo nuvoloso, noi non saremmo in grado di capire l’esatta posizione del sole. Le api invece ci riescono, ma come è possibile? Esse hanno sviluppato questa capacità grazie alle antenne. Quelle piccole strutture poste sopra il capo infatti sono formate da tantissimi recettori differenti e raccolgono informazioni costantemente. Grazie alle antenne un’ape può facilmente orientarsi anche in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli percependo la posizione del sole grazie alla luce polarizzata che riesce in ogni caso sempre a identificare.
In che modo posizionare le arnie?
Il posizionamento delle arnie è un punto sui cui riflettere al meglio per dare poi un’impostazione comoda e pratica al lavoro. Posizionare bene le arnie agevolerà sia l’apicoltore che le api. Per quanto riguarda l’altezza, vi consigliamo di sceglierne una tale da favorire i vostri interventi e controlli senza difficoltà. Un’arnia troppo alta o troppo bassa potrebbe affaticare inutilmente il vostro lavoro. L’apicoltore applica continue attività di controllo e scegliere una postazione ottimale aiuterà anche le proprie api a produrre miele e a mantenersi in salute. Si raccomandano sempre luoghi lontani dal traffico automobilistico, dall’agricoltura intensiva che indebolisce le api ma si raccomanda di evitare anche luoghi particolarmente ventosi che potrebbero costituire un grande ostacolo per le nostre amate api.
Per quanto riguarda l’orientamento, è importantissimo che le arnie siano rivolte a sud e che siano esposte al sole almeno nelle ore mattutine. Questo favorisce la ripresa dell’attività delle api. Ottimo sarebbe se ricevessero luce anche nel pomeriggio, soprattutto d’inverno. Le arnie devono inoltre essere di colore diverso tra loro. Questo permetterà all’ape che fa rientro, di riconoscere l’arnia appartenere alla sua famiglia e di non confondersi. Le api sono molto brave anche a distinguere alcune forme o segni. Riguardo ai colori invece, sappiamo che le api riescono a distinguerne in modo chiaro solamente quattro, che sono: il giallo, il verde bluastro, il blu e l'ultravioletto.
Quanta distanza possono percorrere le api
Quando le api vanno alla ricerca di cibo esse si allontanano dall’alveare per trovare una fonte che permetta loro di fare scorte di nettare e polline. Ma quanto possono allontanarsi dall’alveare? Secondo gli studi si ritiene che un’ape possa volare fino a 3 km di distanza dal proprio alveare ma nel tempo è stato dimostrato che in realtà questo valore può essere anche maggiore, il che è davvero sorprendente per degli animali così piccoli! Oltretutto bisognerebbe poi calcolare il percorso di volo per fare rientro presso la famiglia e quindi anche la strada di ritorno.
In che modo le api comunicano
Per comunicare tra loro, le api utilizzano metodi differenti. L’alveare è formato da una stretta collaborazione di tutti i componenti. Lo sciame è molto operativo ed efficiente ma per far si che funzioni, le api hanno bisogno di trasmettersi informazioni a vicenda. Ma in che modo le api comunicano? Per fare ciò, le api utilizzano vari metodi diversi. Il primo è sicuramente l’utilizzo dei feromoni. Si tratta di particolari ormoni olfattivi che utilizza la regina per comunicare con le proprie operaie oppure con i fuchi dell’alveare. I feromoni sono in grado di influenzare molto il comportamento delle api ed essi sono percepiti grazie ai recettori presenti nelle antenne. Anche queste ultime vengono spesso usate per trasmettere informazioni da un’ape all’altra attraverso piccoli movimenti.
Per quanto riguarda invece la raccolta del nettare, le api hanno un sistema di comunicazione molto elaborato. Questi animali utilizzano un linguaggio davvero sorprendente per comunicare al resto dello sciame in che posizione spostarsi. Quando una bottinatrice trova una nuova risorsa alimentare torna al nido e prende contatto con altre api dell’alveare. Si tratta di un vantaggio evolutivo non indifferente quando si parla di risorse. Le api sono in grado di ricreare una sorta di mappa mentale indicante la strada da percorrere per raggiungere la fonte di cibo. Questo metodo viene denominato come “danza delle api”.
La danza delle api: cos’è e a cosa serve
La danza delle api è un fenomeno meraviglioso che le api esploratrici o bottinatrici usano per dare delle vere e proprie indicazioni stradali al resto dello sciame riguardo alla posizione in cui recarsi per raccogliere il nettare. Attraverso dei movimenti circolari a forma di 8, le api sono in grado di comunicare non solo la direzione del luogo da raggiungere ma anche la distanza e addirittura la quantità di cibo a disposizione!
La cosa pazzesca è che le api non sempre decidono di rispettare e affidarsi a queste informazioni. Un’arnia conta migliaia di individui e non tutte le bottinatrici trasmettono informazioni corrette. Infatti, si è osservato che le altre operaie preferiscono seguire le informazioni di un’ape anziana, piuttosto che di una giovane e che esse siano in grado di ricordare le informazioni su dove recarsi anche il giorno dopo! Davvero sorprendente!
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