Produrre miele non significa affatto sfruttare gli sciami
Quello che gli apicoltori sentono spesso dire è che il loro lavoro interferisce con la vita delle api. Purtroppo in merito a questo argomento regna ancora molta disinformazione.
La produzione di miele e, in generale il lavoro degli apicoltori, non arreca alcun danno alle api, anzi! Ogni allevatore è in possesso di un grande bagaglio culturale in merito al settore in cui opera.
Gli apicoltori sono in grado di lavorare in simbiosi con le api. Essi sono in grado di intervenire e migliorare la loro qualità di sopravvivenza aiutando gli sciami contro parassiti e malattie e fornendo loro nutrimento quando scarseggia.
Gli apicoltori non guardano mai il loro compenso ma si impegnano in primis per la vita delle proprie colonie di api. Se hai dubbi a riguardo, prosegui leggendo l’articolo. Scoprirai che consumare miele è una scelta completamente etica che non viola assolutamente la vita e lo stato di salute delle api. Di seguito, molte informazioni utili.
Cosa fanno gli apicoltori?
Gli apicoltori si adoperano per provvedere al proprio sostentamento ma anche per tutelare la vita delle api. In tempi difficili come quello attuale, le api sono in netta diminuzione. Il lavoro degli apicoltori aiuta moltissimo questi insetti nella sopravvivenza.
Non è assolutamente vero che produrre miele è frutto di un “allevamento intensivo di api”. Nel processo di produzione gli allevatori interagiscono con questi animali nel pieno rispetto dei loro ritmi naturali.
Questo avviene per due motivi: il primo è di natura etica. Un buon apicoltore non danneggerebbe mai la sua colonia. La passione per questo lavoro ci conduce verso un atteggiamento amorevole e rispettoso verso questi animali.
Il secondo motivo è invece di natura economica. Danneggiare le api significherebbe di conseguenza andare in contro a perdite. Per mandare avanti attività di questo genere, c’è bisogno che gli sciami si mantengano sempre sani e forti.
Garantire tutto questo è, in sintesi, il lavoro dell’apicoltore. Non stressiamo le nostre api, questo potrebbe indebolirle e renderle meno produttive. Offriamo agli sciami tutto ciò di cui necessitano come un ambiente ospitale per il loro insediamento, fonti di nutrimento e acqua.
Proteggiamo le nostre api da parassiti e malattie con appositi trattamenti, senza utilizzare antibiotici.
È giusto prelevare miele dalle arnie?

Non dimentichiamo mai che in natura le api sono costantemente esposte a pericoli e predatori. Come ben sappiamo molti animali sono ghiotti di miele. Ad esempio gli orsi sono soliti a rubare tutto il miele delle api raggiungendo anche gli alveari più alti e causando la distruzione degli sciami.
L’intervento dell’apicoltore non è affatto paragonabile a quello di un predatore. Quando il miele viene prelevato dalle arnie, gli allevatori rimuovono solo una piccola percentuale (10% o 15% del totale).
Ogni arnia è dotata di una zona inferiore, la più grande, che è quella in cui nascono le nuove api. Questa parte contiene anche riserve di miele che non vengono mai rimosse dagli apicoltori.
Il cassettone più in alto con le maniglie incassate nel legno è il melario. È più piccolo dell'arnia, viene inserito all'inizio della fioritura anche su più piani e costituisce l'unica zona dalla quale viene prelevato il miele.
Rimuovere più miele del dovuto non permetterebbe alle api di sopravvivere! Quindi niente paura, un apicoltore non permetterà mai che le sue api muoiano di fame. Anzi, se necessario, negli inverni molto lunghi in cui il cibo scarseggia, sarà lui stesso a dare loro da mangiare attraverso un apposito sciroppo di zucchero in sostituzione al miele.
Il rispetto delle api prima di ogni cosa
Il miele è frutto di un complesso meccanismo di trasformazione. Le api prelevano polline e nettare da piante e fiori e, di seguito lo rigurgitano. Il miele quindi è il prodotto di alcune componenti vegetali mischiate con enzimi prodotti dalle api stesse.
Ogni apicoltore rispetta a pieno il lavoro delle sue api, trattandole con cura e preservandone la salute.
Qualsiasi prodotto proveniente dalle api come la pappa reale, lo strato di cera e il miele, devono essere prelevati in modo da non danneggiare in alcun modo le famiglie di api.
Cosa fa un buon allevatore
Un buon apicoltore è colui che mette al primo posto la vita delle api. Acquistare miele dai supermercati significa non conoscere a pieno i processi di produzione. Nelle grandi realtà infatti può succedere che le api vengano sottoposte a ritmi di produzione più pesanti a causa di stimoli che le invoglino a produrre più del dovuto.
Quando acquistate miele, rivolgetevi sempre ad apicoltori professionisti che vi offrano prodotti di qualità 100% naturali. Acquistare miele dagli apicoltori significa anche dare sostegno a realtà che rispettano la vita delle api. Non sfruttiamo i nostri sciami, lavoriamo in simbiosi con i loro meccanismi naturali.
Un buon apicoltore sa quando intervenire e, al contrario quando lasciare le proprie api libere di comportarsi come i loro naturali istinti richiedono. Non ricorriamo mai ad inseminazioni artificiali.
Le api sono in grado di provare dolore. Qualsiasi operazione svolta, a partire dal prelievo dei melari non deve in alcun modo disturbarle. Solo così è possibile portare avanti uno sciame sano e forte.
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