Ti sei mai chiesto come gli apicoltori raccolgono il miele? In che periodo si effettua la smielatura?
Il miele è una sostanza prodotta esclusivamente dalle api. Questi insetti sono gli unici esseri in grado di produrre cibo commestibile per gli esseri umani. Il miele è naturalmente ricco di sostanze nutritive benefiche per l’uomo.
Fin dai tempi antichi, il miele è stato considerato come un bene prezioso definito anche come “nettare degli dei”. Questa sostanza veniva utilizzata come dolcificante naturale già dai popoli dell’antico Egitto!
Ti sei mai chiesto in che modo gli apicoltori raccolgono il miele? Il processo di smielatura viene effettuato dagli apicoltori attraverso appositi strumenti. Ci sono delle tempistiche da rispettare e un’attenta attività di osservazione che permette agli apicoltori di capire quando il miele è maturo per la raccolta.
Quando gli apicoltori prelevano il miele dalle arnie, essi ne sottraggono solo una piccola quantità. Il miele infatti è utilizzato dagli sciami come fonte di nutrimento. Qualora gli apicoltori prelevassero una quantità eccessiva, gli sciami non potrebbero sopravvivere nel tempo.
Il lavoro dell’apicoltore mira prima di tutto a tutelare la salute e la sopravvivenza della sua colonia. Il suo guadagno è strettamente correlato alla prosperità e alla salute dei suoi sciami.
Scopriamo insieme in che modo avviene la smielatura, quando effettuare il prelievo del miele e come capire quando la sostanza è pronta per essere estratta.
Quando effettuare la raccolta del miele
Per ottenere una qualità eccellente, il miele deve essere prelevato quando è “maturo”. Di solito la fase di raccolta avviene quando due terzi delle celle risultano opercolate (coperte da uno strato di cera).
Quando le celle sono coperte significa che le api hanno già attuato il processo di ventilazione. Il miele è una sostanza molto liquida. Per far si che si conservi nel tempo, le api eliminano l’acqua presente al suo interno riducendo così i livelli di umidità della sostanza. Questo processo avviene attraverso la ventilazione. Le api si riuniscono ed effettuano rapidi movimenti delle ali. Generando calore, l’umidità presente nella sostanza evapora.
Quando le celle sono opercolate , significa che il miele ha poca umidità al suo interno e che quindi può essere prelevato e conservato senza problemi di deterioramento.
Il periodo dell’anno in cui il miele viene estratto dalle arnie, non è fisso ma dipende dalle fioriture e dal tipo di miele che le api producono.
Il periodo di smielatura dipende quindi dalla località in cui è situato un apiario e dai periodi di fioritura delle fonti nettarifere. L’importante è effettuare la raccolta quando la sostanza è già stata elaborata dalle api.
Smielatura: come si effettua e quali sono i passaggi
Come già specificato, il miele è una sostanza completamente naturale prodotta ed elaborata unicamente dalle api. L’intervento dell’uomo si limita alla fase di raccolta. Qui è importante seguire specifici passaggi.
L’insieme di tutti i processi di raccolta fino alla fase di invasettamento, prende il nome di smielatura. Ecco quali sono le fasi della smielatura:
- Prelievo dei melari: per iniziare, gli apicoltori raccolgono con delicatezza il miele in eccesso prodotto dalle arnie. Successivamente i melari vengono prelevati e spostati in laboratori appositi per la smielatura. Durante questa fase è opportuno allontanare le api che altrimenti potrebbero diventare aggressive. Per farlo, raccomandiamo l’utilizzo di un soffiatore e non di affumicatori che invece potrebbero incidere sulla qualità del miele e innervosire le api.
- Disopercolatura delle celle: durante questa seconda fase, gli apicoltori rimuovono con delicatezza tutti gli strati di cera che coprono le celle. In questo modo, il miele uscirà dai melari senza difficoltà.
- Attività di centrifugazione: I telai contenenti il miele vengono inseriti in appositi macchinari chiamati smielatori. Si tratta di particolari apparecchi in acciaio inox che, attraverso la forza centrifuga permettono la fuoriuscita del miele.
- Filtrazione: una volta che il miele si è depositato sul fondo dello smielatore, la sostanza viene trasferita in appositi secchi e sarà soggetta a filtrazione. In questa fase vengono eliminate tutte le impurità presenti.
- Decantazione: arrivati a questo punto, il miele verrà lasciato a riposare per circa due settimane. Questa fase serve per fare emergere in superficie tutte quelle impurità ancora presenti nel miele. Qui noteremo anche la presenza di uno strato di schiuma che si è creato nel momento di centrifuga. La schiuma e le impurità superficiali verranno rimosse per offrire poi al consumatore il prodotto finale.
- Invasettamento: in questa ultima fase della smielatura, il miele viene inserito in appositi vasetti di
vetro per procedere poi all’etichettatura e commercializzazione.
È importante specificare che il processo di smielatura avviene in laboratori adatti che rispettano specifiche norme igienico-sanitarie previste dalla legge.
In che quantità gli apicoltori prelevano il miele dalle arnie?
Gli apicoltori prelevano circa un terzo del miele presente nelle arnie. Il resto della sostanza viene lasciato a disposizione delle api per il sostentamento delle famiglie di api e dell’intera colonia.
Prelevare miele dalle arnie non arreca alcun danno alle api. Il lavoro degli apicoltori è assolutamente etico. Le api vengono costantemente monitorate e sostenute in momenti di difficoltà. In cambio del loro attento e costante lavoro, gli apicoltori prelevano una piccola parte di miele. Il lavoro di un buon apicoltore si svolge in completa simbiosi con le api.
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